La ASL Toscana Sud Est è stata condannata a versare un risarcimento di 390mila euro ai genitori di Andrei Claudiu Tiseanu, quattordicenne morto nel 2014 a seguito di un malore improvviso avuto mentre stava andando a scuola. Secondo il giudice del tribunale civile di Arezzo, il ragazzo avrebbe potuto essere salvato, ma i ritardi dei medici hanno portato a conseguenze irreparabili.
La causa della morte è stata un’emorragia per dissecazione dell’aorta, diagnosticata ben quattro ore dopo dall’ingresso in ospedale, quando ormai le chance di salvezza si erano esaurite. Il percorso di triage, secondo quanto scritto nella sentenza, è stato caratterizzato da omissioni e ritardi che hanno compromesso l’esito dell’intervento chirurgico, inficiato dall’arresto cardiaco del giovane.
Dopo otto anni, la richiesta risarcitoria della famiglia della vittima è stata finalmente accolta.
