Si sta indagando per omicidio colposo in relazione alla tragica morte di una giovane madre e del bambino che stava per dare alla luce. La donna, trentenne, era ricoverata nel reparto di Ostetricia da domenica per l’induzione del parto, al termine di una gravidanza che fino a quel momento era trascorsa senza complicazioni significative. Tuttavia, è stata colpita da una crisi respiratoria fatale, la cui causa esatta rimane ancora sconosciuta o non è stata resa pubblica. Durante il tentativo di rianimazione, durato un’ora e mezza, anche il neonato ha perso la vita. Non è servito a nulla il cesareo d’urgenza per cercare di salvarlo.
In un comunicato, l’ospedale ha dichiarato piena collaborazione con le autorità giudiziarie, che dovranno verificare se vi siano state negligenze o ritardi nelle cure prestate. Resta aperta anche l’ipotesi che il decesso della donna, alla sua prima gravidanza, sia dovuto a una tragica fatalità piuttosto che a errori medici.
La famiglia, rappresentata dal marito, chiede chiarezza e giustizia. L’obiettivo sarà individuare eventuali discrepanze tra le condizioni effettive della donna e ciò che potrebbe non essere stato riconosciuto dal personale sanitario.