Il Tribunale di Vicenza ha emesso una sentenza che condanna due ospedali veneti a pagare un risarcimento di oltre 300mila euro a un uomo di 52 anni, la cui vita è stata completamente stravolta a causa di una serie di interventi chirurgici.
La vicenda è stata caratterizzata da un percorso tormentato che si è protratto per tre anni, durante i quali l’uomo ha subito numerosi errori medici. Tra le conseguenze, una significativa perdita di intestino.
Tutto è cominciato con il ricovero del paziente a causa di forti dolori addominali. Dopo essere stato ricoverato e dimesso con una diagnosi di sospetta diverticolite, l’uomo ha dovuto attendere tre lunghi mesi per sottoporsi a una colonscopia. Il giorno successivo, a causa di dolori intensi, è stato nuovamente ricoverato con una diagnosi di perforazione dell’intestino. Nel corso di un intero anno, F.F. è stato sottoposto a diversi interventi e trattamenti continui, fino a quando ha deciso di rivolgersi a un centro ospedaliero specializzato, dove ha affrontato una nuova serie di ricoveri e interventi, fino all’ultima operazione durante la quale è stato sottoposto a una colostomia terminale e definitiva.
Durante la ricostruzione degli eventi sono emersi immediatamente elementi che mettevano in forte dubbio il comportamento del personale sanitario. Nonostante ciò, nessuna delle due strutture coinvolte ha voluto ammettere la propria responsabilità e non è stato possibile avviare un dialogo per una trattativa. Questa situazione ha portato alla decisione di avviare un processo legale per un’azione di risarcimento danni. Il modo in cui è stato gestito l’intero percorso a seguito del primo intervento chirurgico è stato considerato inadeguato e carente, conclusione che ha portato alla condanna definitiva.