Vent’anni dopo una tragedia che ha colpito una famiglia aretina, arriva finalmente una sentenza che sancisce il risarcimento per i danni subiti. Una donna di 56 anni, ricoverata in ospedale per una terapia antibiotica, ha perso la vita in circostanze tragiche. Quel che doveva essere un semplice trattamento per un’infezione al ginocchio si è trasformato in un incubo: uno shock anafilattico che ha stroncato la vita della donna.
La recente decisione del Tribunale ha condannato l’Asl a versare un risarcimento milionario ai familiari della vittima. Un milione di euro, più interessi e rivalutazione, per i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti dalla famiglia. Una decisione che sottolinea la responsabilità delle istituzioni sanitarie nel garantire cure tempestive e adeguate.
Secondo quanto emerso durante il processo, la donna avrebbe potuto essere salvata con interventi appropriati e tempestivi. I giudici hanno sottolineato che interventi quali la somministrazione di adrenalina, ossigenoterapia e liquidi avrebbero potuto fare la differenza. Tuttavia, i sanitari presenti non hanno agito con la prontezza necessaria, causando così la tragica perdita.
La sentenza di condanna e il conseguente risarcimento rappresentano una vittoria per la famiglia della vittima e un monito per le istituzioni sanitarie.