Un uomo di cinquanta anni, residente a Treviglio, si è trovato ad affrontare un grave problema legato ai tempi di attesa per una visita dermatologica. Non riuscendo a trovare disponibilità attraverso i canali tradizionali, ha deciso di ricorrere al protocollo sviluppato da Medicina democratica, un’associazione che aiuta i cittadini a far rispettare i tempi previsti dalla legge per le prestazioni sanitarie. Secondo tale protocollo, le ASST sono obbligate a garantire un appuntamento entro i limiti di tempo indicati nell’impegnativa, che per una visita programmabile non devono superare i quattro mesi.
L’uomo ha inviato la sua richiesta il 23 luglio e ha ricevuto risposta dall’ASST Bergamo Ovest già il giorno seguente, con una prenotazione fissata per il 1° ottobre. Tuttavia, arrivato all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, ha scoperto con sorpresa che l’appuntamento era stato fissato per il 2026, non per il 2024, lasciandolo senza la possibilità di effettuare la visita in tempi utili.
L’ASST Bergamo Ovest ha confermato di aver offerto al cittadino il primo posto disponibile, spiegando che la situazione è resa difficile dalla carenza di dermatologi nella struttura. Al momento, l’azienda sanitaria si avvale di soli tre specialisti ambulatoriali che operano in diverse sedi per un numero limitato di ore settimanali. Ogni trimestre, l’ASST bandisce concorsi per cercare nuovi specialisti, ma tali bandi spesso vanno deserti, rendendo la situazione ancora più critica.
Medicina democratica ha denunciato questa vicenda come un chiaro esempio delle difficoltà strutturali che affliggono la sanità pubblica, con tempi di attesa inaccettabili per visite specialistiche e una gestione delle risorse sanitarie insufficiente per un territorio così vasto come quello servito dall’ASST Bergamo Ovest. Tuttavia, l’ASST ha comunicato che a breve dovrebbe essere assunta una soluzione, grazie all’assunzione di due nuovi dermatologi a seguito di un recente concorso.
